Sono la rivelazione della stagione. I Tottenham Hotspurs dopo anni di oblio e delusioni sono tornati a frequentare l’alta classifica della Premiership. Nessuno in Europa schiera così tanti giocatori indigeni.

Sono la rivelazione della stagione. I Tottenham Hotspurs dopo anni di oblio e delusioni sono tornati a frequentare l’alta classifica della Premiership e, a meno di un sorpasso in extremis da parte dei rivali storici dell’Arsenal (distratti però dalla Champions league), dovrebbero chiudere al quarto posto alle spalle di Chelsea, Manchester United e Liverpool. Il meglio del calcio inglese.
Più precisamente: il meglio del campionato inglese, perché di calciatori indigeni nelle rose delle tre squadre così come in quelle dei principali club europei non ce n’è quasi traccia. Non è il caso del Tottenham che sebbene guidato da un tecnico olandese, l’ottimo Martin Jol, è una delle poche formazioni di vertice in Europa a schierare nell’undici titolare spesso più calciatori nazionali che stranieri. «La spina dorsale della nostra squadra è sempre la stessa: Paul Robinson in porta, Ledley King al centro della difesa, Michael Carrick a centrocampo e Robbie Keane (irlandese) e Jermaine Defoe davanti. Avere giocatori britannici credo sia un vantaggio». Di certo è un tratto caratteristico del club di White Hart Lane. Che poi sia la via migliore per portare via il titolo alle multinazionali che stanno dominando il calcio inglese nelle ultime stagioni è tutto da vedere, ma Jol ci crede: «Io penso che nel giro di tre anni sarà possibile per noi vincere il titolo: quando ero bambino gli Spurs erano la migliore squadra d’Inghilterra, i tifosi sono gli stessi, il loro supporto in casa e fuori è unico, l’unica cosa che manca siamo noi. Arriveremo».
Gli innesti di giocatori esperti come Edgar Davids e lo stesso egiziano Mido ha avuto un effetto benefico sui giovani provenienti dal vivaio, che stanno maturando più velocemente di quanto ci si potesse aspettare. Per la gioia di Sven Goran Eriksson ma soprattutto degli amanti del vero calcio british. Quello dei “good old days”. LECHAMPIONS EUROPA

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