Oltre che la permanenza in Europa (al ritorno servirebbe vincere con due reti di scarto), a forte rischio ora c’è pure la panchina di Ranieri.
L’allenatore dei capitolini alla vigilia aveva dichiarato che la squadra era con lui, ma in un momento cruciale della stagione la famiglia Sensi prima di passare la mano agli americani potrebbe anche decidere di cambiare la guida tecnica. Anche se correttezza vorrebbe che questa scelta venisse lasciata ai nuovi proprietari: e l’attesa dei tempi tencici necessari al passaggio del testimone potrebbe essere l’unica possibilità per Ranieri di allungare di qualche gorno la sua avventura in giallorosso.
La Roma infatti mercoledi sera ha nuovamente e fortemente deluso, scatenando l’ira dei tifosi delusi dalla sconfitta contro lo Shakhtar Donetsk, squadra tecnica, ben diposta e quadrata, ma con un blasone troppo recente per essere accettatata nel novero delle grandi d’Europa. In realtà lo Shakhtar è una delle realtà più solide e continue nel panorma internazionale degli ultimi 5-6 anni. Al contrario il rendimento delle italiane è in caduta libera e la prestazione della Roma all’Olimpico ne è la prova: sotto ritmo, confusa, nervosa, una squadra decisamente più debole – nonostante i grossi nomi – degli avversari di giornata.
Il punteggio finale ha in parte mitigato la differenza di valori espressa all’Olimpico. Dopo l”illusorio vantaggio di Perrotta, Totti e compagni sono caduti sotto i colpi di Jadson (tiro corretto involontariamente da De Rossi), Douglas Costa (infilato Doni con un bellissimo sinistro a rientrare) e Luiz Adriano (contropiede agevolato da uno scivolone di Riise, sostituito al 45′). Chiuso il primo tempo sotto 1-3, i giallorossi nella ripresa hanno trovato un altro gol grazie al gioiello balistico di Jeremy Menez. Un miracolo che nella mezz’ora finale non arrivino altre segnature ospiti, tanto è evidente la superiorità tattica e di condizione della squadra di Lucescu. Il miracolo in terra ucraina è quantomeno improbabile: a meno di una rivoluzione tecnica, tattica ma soprattutto mentale. I giallorossi sembrano allo sbando. ECL
I commenti del dopo partita
Claudio Ranieri: “È stata una gara decisa dagli episodi. Non abbiamo fatto in tempo ad andare in vantaggio, palla al centro e loro hanno fatto il pareggio con una nostra doppia deviazione. Il terzo gol è poi stato un infortunio. Potevamo crollare, e invece abbiamo reagito: più di così non potevamo fare. La partita l’abbiamo giocata come dovevamo, anche tatticamente. Ma ci ha detto tutto male. Però non molliamo, al ritorno possiamo fare come hanno fatto loro qui. Douglas Costa? Un fenomeno. Lo Shakhtar? Nel modo in cui fa girare palla mi ricorda il Barcellona».
John Arne Riise: “Mi dispiace tanto per l’errore, sto malissimo. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, poi dopo il vantaggio abbiamo avuto un black out di venti minuti che ci ha condannato. Non so come mai sia potuta accadere una cosa del genere. Nel terzo gol ho compiuto un errore veramente incredibile. Sto davvero male, di testa, di stomaco. Io ero pronto per tornare in campo ma il mister ha deciso giustamente di lasciarmi fuori per il mio errore. Mi scuso con i tifosi e con i compagni. Il problema non è solo della difesa che prende troppi gol ma di tutti quanti quelli che giocano. Non è finita, abbiamo il ritorno e dobbiamo fare meglio”.
Mircea Lucescu: “E’ un grande risultato, e meritato. Siamo stati fortunati perché la Roma era molto nervosa. I tifosi possono solo immaginare quanto è stato difficile, ma siamo stati ben organizzati e bravi in contropiede. Nella ripresa si è visto che lo Shakhtar non è al meglio fisicamente, e la Roma ha pressato molto. Conoscevo il livello dei miei giocatori e sapevo che avrebbero dato tutto per vincere. E’ stata una vittoria importante contro una squadra cresciuta molto in questi anni. Così ripaghiamo i nostri tifosi e il presidente. In casa dovremo attaccare perché la Roma ci proverà sicuramente. Probabilmente ci troveremo di fronte un avversario diverso che giocherà di più in contropiede. Ma comunque restano molto forti”.
UEFA Champions League 2010-11 – Andata Ottavi di finale / Roma, stadio Olimpico
ROMA-SHAKHTAR DONETSK 2-3 (1-3)
Roma: Doni, Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise (46′ Castellini), Perrotta, De Rossi, Taddei, Menez, Totti, Vucinic (67′ Borriello). All. Ranieri
Shakhtar: Pyatov, Srna, Chygrynskiy, Rakitskiy, Rat, Mikhitaryan (77′ Vytsenets), Hubschmann, Douglas Costa (65′ Eduardo), Jadson (84′ Teixeira), Willian, Luiz Adriano. All. Lucescu
Arbitro: Benquerença (Portogallo)
Reti: 28′ Perrotta, 29′ Jadson, 36′ Douglas Costa, 41′ Luiz Adriano, 61′ Menez.
Ammoniti: Cassetti, Menez, Perrotta; Chygrynskiy, Rakiskiy, Luiz Adriano
Il programma dell’andata degli ottavi di finale
15/02/2011
Milan-Tottenham 0-1
Valencia-Schalke 1-1
16/02/2011
Arsenal-Barcellona 2-1
Roma-Shakhtar Donetsk 2-3
22/02/2011
Copenhagen-Chelsea
Lione-Real Madrid
23/02/2011
Marsiglia-Manchester United
Inter-Bayern Monaco
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