A Barcellona sognano la rimonta dell’uno a tre subito a San Siro. Ma stasera sono i nerazzurri ad avere più chances di raggiungere i tedeschi in finale.
Il 2-0 ottenuto dai blaugrana sui campioni d’Italia al Camp Nou nella fase a gironi è un risultato che se ripetuto qualificherebbe il Barca. Ma nessuno sembra più dare peso a quel precedente.
L’attesa non poteva essere più discussa, elettrizzante e plateale. Dalle dichiarazioni di sfida dei protagonisti ai titoloni sui quotidiani sportivi più importanti, dalle statistiche alle scommesse, dalle pretattiche alle ‘pentolade’ nei pressi dell’hotel che ospita la comitiva nerazzurra nella città spagnola. C’è stato tutto ma proprio tutto. Ora siamo giunti ai fatti. Il Barcellona campione d’Europa e del mondo in carica dopo il ko per 3-1 subito all’andata ha bisogno di una grande prestazione (e di due gol senza subirne nemmeno uno) per poter avere la meglio sull’Inter, che si ritrova quasi senza volerlo a giocare col favore del pronostico per accedere alla finalissima del prossimo 22 maggio a Madrid. Grande favorita perché se riuscirà a ripetere la gara di sette giorni fa sarà la fine per i blaugrana che hanno demolito l’Arsenal nei quarti di finale. Per Javier Zanetti e compagni la prospettiva di sfidare il Bayern Monaco, che ieri sera ha eliminato il Lione nell’altra semifinale, sa già di vittoria anticipata. Ma prima c’è da uscire indenni da un Camp Nou che si preannuncia esplosivo. I tifosi interisti sperano che Lionel Messi e il grande ex Zlatan Ibrahimovic confermino di avere le polveri bagnate. Oltre al Pallone d’oro, Ibra e Eto’o sono i protagonisti più attesi del match, anche per le dichiarazioni di Johan Cruyff che ha detto di preferire Eto’o a Ibra: “Lo svedese ha una buona tecnica per un giocatore mediocre, o tecnica mediocre per un buon giocatore. Eto’o invece è il prototipo del centravanti moderno: il primo a cercare di recuprare palla quando la perde”. Il giudizio di Cruyff è netto e trova conferma anche nelle prestazioni più recenti: a San Siro Ibra praticamente ha giocato con gli ex compagni, mentre Eto’o in Coppa è già stato decisivo contro il Chelsea, e anche a San Siro si è dannato l’anima nei raddoppi sui difensori catalani. Gli è mancato il gol e chissà cosa darebbe il camerunense per una rete davanti agli altri ex tifosi e a quel Guardiola che gli ha preferito proprio Ibra. Ci sono tutti i requisiti per un match che sa tanto di finale anticipata. ECL
La vigilia dei tecnici
José Mourinho, allenatore dell’Inter: “E’ una partita come le altre, non una guerra: nessuna apprensione, figuriamoci. Non capisco i proclami che hanno caratterizzato questa vigilia, il Barcellona ha i mezzi per ribaltare. E’ una partita, non una guerra. Messi? Le mie squadre marcano a zona e quindi niente gabbie, anche perché quando è in serata può fare quattro gol, come abbiamo visto: diventa inarrestabile. Speriamo non sia in serata, i miei giocatori comunque sanno cosa fare. E’ questa la vera finale di Champions? No, certamente no, vale meno. Il nostro stato d’animo? Per noi arrivare alla finale è un bel sogno, per loro una ossessione”.
Pep Guardiola, allenatore del Barcellona: “Non parliamo di notte magica, prima di giocare di magico non c’è mai nulla. La rimonta ci farebbe entrare nella leggenda? Piano, ma questa rimarrà comunque una generazione fenomenale. I nostri tifosi non ci dovranno essere grati, siamo noi che dobbiamo sdebitarci con loro solo per il fatto di essere venuti qui”.
Champions League 2009/2010 – Ritorno semifinale – Barcellona, stadio Camp Nou (Diretta su Rai Uno, Sky Calcio e Mediaset Premium Calcio a partire dalle 20,40)
Barcellona: Valdes, Dani Alves, Piquè, G. Milito, Maxwell, Xavi, Busquets, Yaya Tourè, Messi, Ibrahimovic, Pedro. All. Guardiola
Inter: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, J. Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Pandev, Sneijder, Eto’o, Milito. All. Mourinho
Arbitro: Frank De Bleeckere (Belgio).
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