Nessuna sorpresa nella giornata che chiude la fase a gironi dell’Uefa Champions League 2013-14. Un raro gol di Demba Ba dà la vittoria al Chelsea sullo Steaua Bucarest e consente ai blues di chiudere al primo posto nel girone E. Nella grigia affermazione inglese da segnalare la prima partita in Champions League di Mark Schwarzer: a 41 anni e 66 giorni l’ex portiere del Fulham è il secondo esordiente più vecchio dietro Marco Ballotta (43 anni e 252 giorni, nel settembre 2007 con la maglia della Lazio). Alle spalle della squadra di Jose Mourinho si qualifica lo Schalke, vittorioso 2-0 nello scontro diretto col Basilea. Quella che per i tedeschi, al momento del sorteggio, era una qualificazione data per scontata è arrivata solo nella ripresa grazie ai gol del gioiello Draxler (51′) e Matip (57′). Ma sul 2-0 dello Schalke pesa l’espulsione di Ivanov che ha lasciato il Basilea in dieci dal 31′. Il passaggio agli ottavi dovrebbe riportare un po’ di serenità nel club di Gelsenkirchen, dove già si parlava del successore del tecnico Jens Keller.
Un gol di Kevin Grosskreutz a tre minuti firma il provvidenziale 2-1 del Borussia Dortmund sul Marsiglia, che manda agli ottavi i vicecampioni d’Europa e relega il Napoli (2-0 sull’Arsenal) in Europa League. Il successo dei tedeschi, che sino all’87’ erano eliminati, lascia il Marsiglia a quota zero: unica delle 32 squadre a non aver fatto nemmeno un punto. Da notare che il girone F si è confermato il più equilibrato al vertice, con tre squadre che hanno raccolto 12 punti in 6 giornate, separate dalla differenza reti: Borussia +5, Arsenal +3, Napoli +1.
L’Atletico Madrid chiude la fase a gironi con 16 punti: solo i rivali concittadini del Real hanno saputo fare altrettanto. Il quinto successo dei Colchoneros nel girone G arriva col 2-0 casalingo sul Porto. Gli ospiti dovevano vincere al Vicente Calderon per qualificarsi ai danni dello Zenit (sconfitto 4-1 a Vienna dall’Austria), ma i Dragones hanno compromesso le esili speranze facendosi sorprendere da Raul Garcia al 14′ e dal solito Diego Costa al 37′. Il resto lo hanno fatto imprecisione e sfortuna: quattro pali e un rigore parato dal 34enne Aranzubia, ex Deportivo La Coruna e Athletic Bilbao, all’esordio in Champions al posto dell’infortunato Courtois.
Nel girone H passano Barcellona e Milan. Come ad Amsterdam i rossoneri vengono messi in mezzo dall’Ajax (stavolta grazie anche alla superiorità numerica per l’espulsione di Montolivo al 22′) ma strappano uno 0-0 che vuol dire secondo posto e qualificazione. Col Barcellona già qualificato e il Celtic fuori quella del Camp Nou era praticamente un’amichevole. Il 6-1 del Barca al Celtic verrà ricordato dai tifosi blaugrana per la prima tripletta catalana di Neymar, realizzata in 14 minuti: mai nessun altro aveva segnato tre reti nella stessa partita sia nella Champions europea e che in Libertadores. Il Neymar-show è stato però agevolato da un Celtic che ha lasciato campo libero alle scorribande avversarie dopo il 2-0 del Barca (Pedro su assist di Neymar). Un rilassamento condannato con parole molto dure dal tecnico Neil Lennon: “Sappiamo che il Barcellona è una squadra forte ma non ci si può arrendere così. Nessun coraggio, nessuna pressione sulla palla. Pessimi. Solo tre giocatori hanno mostrato qualcosa: Mikael Lustig, Virgil Van Dijk e Adam Matthews. E naturalmente scuso anche il nostro portiere Fraser Forster. Per il resto non c’è nessuno da salvare. E aver visto i miei giocare con questo atteggiamento è la cosa che più di tutte mi ha deluso”. ECL EUROPA
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