L’Atletico c’è già, l’Inter non ancora. I Colchoneros aggiungono all’Europa League la Supercoppa europea, realizzando una doppietta per loro storica.
Impresa strameritata quella dei madrileni, che nega ai nerazzurri la possibilità di eguagliare la sestina record firmata dal Barcellona lo scorso anno. Gli interisti per ora si fermano a quattro: campionato, Champions League, coppa Italia, Supercoppa italiana.
La sconfitta di Monaco, c’è da giurarci, rende felice Jose Mourinho molto più di Pep Guardiola, decisamente meno preoccupato dell’eventuale successo di Benitez nella competizione: far fuori Ibrahimovic, per tentare l’assalto a Fernando Torres è al momento l’unico pensiero dell’allenatore blaugrana. Resta invece l’ombra dello Special one, troppo ingombrante per poter essere scansata o accantonata. Benitez dovrà fare i conti col portoghese per parecchio: arrivare dopo tre successi nello stesso anno è dura per chiunque non riesca a vincere sempre e ovunque.
I gol di Reyes al 62′ e di Aguero all’83’ mettono in luce la condizione fisica ancora approssimativa dei campioni d’Europa, in particolare di Maicon, impacciato in entrambi i gol. Più delle novità volute da Benitez (Stankovic sulla destra al posto di Pandev e una difesa più alta, almeno nelle intenzioni) è stato il diverso grado di preparazione delle due squadre a far la differenza: l’Atletico è parso molto più in palla, forse anche più affamato, dei nerazzurri. E Milito che sullo 0-2 si fa parare dal giovanissimo talento De Gea un rigore a due minuti dalla fine, dopo aver mancato qualche minuto prima una facile occasione per siglare l’1-1, è l’immagine più emblematica della differenza tra questa Inter, cui riesce poco, e quella che circa tre mesi fa al Bernabeu aveva strapazzato il Bayern, cui riusciva tutto.
A fine gara Benitez ammette la sconfitta: “Il modulo era lo stesso usato contro la Roma, la differenza era nel fatto che noi eravamo più stanchi e gli avversari una squadra in forma. Semplicemente abbiamo giocato male: questa squadra l’anno scorso ha giocato sempre in contropiede e lo ha fatto bene. Siamo ancora lontani da quel che voglio io: difesa alta e possesso palla. Ci serve tempo, in verità non so quanto”. Il successo dell’Atletico conferma la recente tradizione della Supercoppa: da quando il trofeo viene assegnato in gara unica a Monaco, otto volte su tredici i vincitori della Champions League sono stati sconfitti. Per i Colchoneros un altro titolo internazionale in una bacheca cui manca la Coppa Campioni ma che può esibire una Coppa Intercontinentale. ECL EUROPA
Supercoppa Europea 2010 – Montecarlo, stade Louis II
INTER-ATLETICO MADRID 0-2 (0-0)
Inter: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso; Stankovic (67’ Pandev), Sneijder (78′ Coutinho), Eto’o; Milito. Allenatore: Rafa Benitez
Atletico Madrid: De Gea; Ujfalusi, Perea, Godin, Dominguez; Reyes (68′ Merida), Assunçao, Raul Garcia, Simao (90′ Camacho); Aguero, Forlan (82′ Jurado). Allenatore: Quique Sanchez Flores
Arbitro: Busacca (Svizzera)
Reti: Reyes 62’, Aguero 83′
Ammonito: Samuel
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