Domenico Berardi (Sassuolo)
Domenico Berardi (Sassuolo)
Domenico Berardi (Sassuolo)

Più veloce di Honda! Serata indimenticabile quella di domenica sera per Domenico Berardi. Il 19enne attaccante del Sassuolo ha steso il Milan rifilandogli ben quattro reti (4-3 il risultato finale) nella partita valida per l’ultima giornata di andata del campionato di serie A. Alla sua età nessuno aveva mai realizzato un exploit simile, ad eccezione del mitico Silvio Piola che ci riuscì a 18 anni. Quattro reti che permettono al giovanissimo bomber di avere la media gol migliore di tutto il campionato: 11 centri in 14 match. Meglio anche di Pepito Rossi: una rete ogni 96′ contro una ogni 99′.
Lo straordinario poker – nessun giocatore aveva mai fatto quattro gol al Milan, e tutti di pregevole fattura, siglati contro un portiere come Christian Abbiati, non l’ultimo arrivato – salva la panchina di Di Francesco e brucia definitivamente quella di Massimiliano Allegri, che verrà sostituito provvisoriamente in panchina da Mauro Tassotti.
La classifica rossonera parla chiaro: appena 22 punti (30 in meno della capolista Juventus e appena sei punti in più dalla terz’ultima) in 19 giornate sono una miseria che imponeva riflessioni. Riflessioni arrivate subito dopo il match attraverso le parole del presidente Barbara Berlusconi: “Non possiamo regalare certe figure ai nostri tifosi, c’è bisogno di cambiare”. Il sostituto, in attesa di mettere sotto contratto Clarence Seedorf a giugno, ha un nome e un cognome: Flippo Inzaghi. L’ex bomber rossonero, ora tecnico della Primavera, cercherà di risollevare una squadra irriconoscibile in campionato ma ancora protagonista in Champions League 2013-14 con gli ottavi di finale da giocare a febbraio contro l’Atletico Madrid. A sorpresa però l’olandese potrebbe arrivare subito a Milano e con Tassotti formare la nuova coppia di tecnici. N
on sono bastati ad Allegri la crescita di Cristante (suo l’assist per il momentaneo 2-0 di Balotelli, di Montolivo il terzo gol rossonero) e l’arrivo di Honda (20 minuti promettenti: buoni spunti e un palo per il giapponese, entrato in campo al 70′ per Robinho autore del primo gol della partita). L’ex tecnico di Sassuolo e Cagliari in questi anni non è mai riuscito a farsi amare abbastanza dal patron Berlusconi.

La magica serata di Domenico Berardi salva invece la panchina di Di Francesco: il tecnico dei neroverdi (“Robben ha più forza, ma forse Domenico ha più tecnica e imprevedibilità”, ha detto del suo attaccante) aveva già le valigie pronte e una sconfitta col Milan sarebbe stata fatale per lui. Con i tre preziosissimi punti conquistati ieri gli emiliani salgono invece a quota 17 punti in classifica, uno in più del Chievo quart’ultimo e possono continuare a sperare nella salvezza.
Le quattro perle del bomber (su cui l’anno scorso anche Sir Alex Ferguson aveva effettuato dei sondaggi) potrebbero essere determinanti anche in ottica azzurra con Cesare Prandelli che ora pensa di portarlo in Brasile per i Mondiali di giugno. Un azzurro da riabbracciare dopo che la scorsa primavera Berardi non aveva risposto a una chiamata della Nazionale under 19, beccandosi una lunga squalifica che gli ha fatto saltare le prime cinque giornate di campionato. Arrigo Sacchi, responsabile del settore giovanile della Figc, ha detto di lui: “Non è una novità di quest’anno, è da almeno un anno che abbiamo capito di avere a che fare con un ragazzo di qualità superiore”.
Anche la Juventus è felice per l’exploit di Berardi: i campioni d’Italia sono proprietari del 50% del cartellino (al Sassuolo è andata la metà di Marrone) e la prossima estate diventeranno la sua nuova squadra viste le sicure partenze di almeno due tra Giovinco, Quagliarella e Vucinic. Anche se il dg dei bianconeri Giuseppe Marotta frena: “E’ azzardato dire che giocherà con noi nella prossima stagione, dobbiamo vedere il suo livello di crescita. È molto giovane, il passaggio alla Juve è molto pesante, ha messo in difficoltà anche giocatori più talentuosi”.
Insomma quattro reti che, con l’eccezione di una persona, fanno felici in tanti e che Berardi dedica a molti: “Questi gol sono per Acerbi prima di tutti, poi per la mia famiglia e per la mia ragazza.
 Sono felice per il mister che si giocava il posto. Abbiamo giocato anche per lui che ci ha portato in serie A ed ha un grande cuore. La maglia? L’ho scambiata con Kakà, ma non per tenerla, ma perché me l’aveva chiesta un amico”. Che probabilmente avrebbe voluto anche la sua ieri. LECHAMPIONS EUROPA

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