Loro ci credono. Questo è quel che rende il Liverpool diverso da tutti gli altri club. Una squadra che non sa mai di essere battuta. Una storia di successi e di grandi rimonte. La finale di Champions League 2005 è solo la più nota e gloriosa.
«Quell’esperienza dimostra che si può recuperare un grande svantaggio contro avversari molto forti. Eravamo sotto tre a zero nell’intervallo, abbiamo poi raggiunto il Milan sul 3-3 e vinto ai rigori. Il Chelsea stesso sabato scorso in campionato vinceva 4-0 contro il Bolton e poi ha subito tre gol in meno di dieci minuti. Insomma, tutto può succedere». Rafa Benitez invita i suoi a provarci e le parole che nella bocca di un altro suonerebbero patetiche, dette da lui fanno pensare. Perché le chances dei reds di recuperare il 3-1 subito ad Anfield Road una settimana fa sono pochissime ma a un’altra squadra non verrebbero concesse nemmeno quelle. «Ci danno per spacciati, anzi ci hanno già dati per eliminati. Ma io so di cosa è capace la mia squadra e anche il Chelsea lo sa. Abbiamo già vinto lì, noi abbiamo interrotto il record di imbattibilità a Stamford Bridge in questo campionato. Se lavoriamo bene possiamo segnare nel primo tempo e se ne facciamo un altro allora gli metteremo addosso una grande pressione. Ovviamente dovremo essere pressoché perfetti. Il Chelsea è un’ottima squadra ma noi recentemente abbiamo segnato tanti gol a squadre altrettanto forti come Manchester United, Real Madrid, Aston Villa e, sabato scorso, Blackburn». Tutto vero ma Benitez evita di ricordare tre precedenti non incoraggianti per la sua squadra. Il primo: nessuna squadra ha mai segnato tre gol a Stamford Bridge in una competizione europea. Il secondo: nelle coppe europee il Liverpool non ha mai vinto in trasferta contro una squadra inglese. Il terzo: dall’ultima volta che i reds hanno segnato almeno tre gol a Stamford Bridge sono passati 20 anni (5-2 il 16 dicembre 1989).
Se l’incoraggiamento non arriva dai precedenti, potrebbe giungere dal recupero di Gerrard e dal ritorno dopo la squalifica di Javier Mascherano. Entrambi hanno molto da dimostrare. Il capitano è stato oscurato nella gara di andata da Michael Essien che è riuscito a tenerlo fuori dal gioco per l’intero match. Mentre l’argentino dovrà riportare a centrocampo quel vigore e quell’aggressività che Lucas non è riuscito a dare nei primi novanta minuti. Possibile l’impiego dal primo minuto di Yossi Benayoun sulla sinistra al posto di Riera anche se difficilmente il tecnico spagnolo calerà la scure su uno dei suoi pupilli. Più facile che gli conceda l’ennesima prova d’appello.
Al Chelsea mancherà invece John Terry, squalificato dopo il cartellino giallo rimediato ad Anfield quando il punteggio era sull’1-1. Verrà sostituito, affianco al brasiliano Alex, da Ricardo Carvalho che sottolinea come i tre gol subiti nel finale di gara contro il Bolton siano un allarme positivo: «Abbiamo sbagliato e lo terremo a mente. Noi siamo molto forti dietro e raramente facciamo errori. Sabato ne abbiamo fatti e questo farà sì che non li ripeteremo contro il Liverpool. Anzi ci servirà per tenere alta la concentrazione. Non dobbiamo temere nessuno, siamo in ottima forma e possiamo vincere la coppa».
La partita si gioca sei giorni dopo l’andata su richiesta del Liverpool che al momento del sorteggio aveva chiesto e ottenuto dall’Uefa di anticipare di un giorno la sfida, in modo da poter partecipare alle manifestazioni previste in città per commemorare il ventennale della morte dei 96 tifosi deceduti a Hillsborough il 15 aprile 1989 nei primi minuti della semifinale di FA Cup. Le motivazioni non mancano. A Londra staserà nessuno scenderà in campo per onor di firma. ECL
Champions League 2008-09 / Ritorno Quarti di finale – Londra, Stamford Bridge (20.45 ora italiana)
Chelsea-Liverpool
CHELSEA: Cech; Ivanovic, Alex, Carvalho, Cole; Essien, Ballack, Lampard, Malouda, Kalou; Drogba. Allenatore: Guus Hiddink
LIVERPOOL: Reina; Arbeloa, Carragher, Skrtel, Fabio Aurelio; Mascherano, Alonso; Kuyt, Gerrard, Benayoun; Torres. Allenatore: Rafael Benitez
Arbitro: Luis Medina Cantalejo (Spa)
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