Antonio Conte
Antonio Conte , tecnico della Juventus
Antonio Conte , tecnico della Juventus

Undicesima vittoria consecutiva e record in serie A. Mai la Juventus nella sua storia era infatti riuscita a fare tanto. Buffon e compagni hanno centrato il prestigioso obiettivo dopo il successo (4-1) nella 19esima giornata di serie A a Cagliari. In uno stadio semi deserto i campioni d’Italia dopo un inizio insufficiente e dopo essere andati sotto per la rete di Pinilla, hanno sovrastato i sardi con la doppietta di Llorente e i sigilli di Marchisio e Vidal. Adan, portiere del Cagliari, ha agevolato con due gravi errori il compito dei bianconeri che comunque confermano il loro strapotere e la facilità di vincere anche quando le gambe non girano al meglio. La squadra di Antonio Conte (prima capitano condottiero e ora vero artefice della rinascita juventina) chiude il girone d’andata con 52 punti (8 di vantaggio sulla Roma che rifila quattro reti al Genoa e 10 sul Napoli che ne fa tre al Verona) eguagliando la Juve di Capello del 2005-06; punti che, mantenendo questo ritmo, diventerebbero 104 a maggio. Ora nel mirino c’è l’Inter. I nerazzurri nella stagione 2006-07 ottennero ben 17 vittorie di seguito. Nello stesso anno la Roma di Luciano Spalletti si era invece fermata proprio a 11. Sempre nel 2007 dei nerazzurri anche il maggior numero di successi nell’arco dell’intero campionato, 30, e il maggior numero di punti, 97.
Record ottenuti e possibili a parte quello che più conta è che i bianconeri sembrano avviati a vincere il terzo scudetto consecutivo in tre anni dopo che nei primi due sono state alzate al cielo anche due Supercoppe italiane. 
“Il fatto che nella storia della Juve nessuno abbia raggiunto gli 11 successi di fila riempie d’orgoglio e di soddisfazione – ha detto Conte -. I ragazzi meritano un plauso: nella storia della Juve nessuno ha realizzato ciò che abbiamo fatto noi. Ora allunghiamo la serie il più a lungo possibile, perché dopo di noi arriverà qualcun’altro che vorrà superarci. Un ringraziamento particolare devo farlo a Claudio Marchisio (ieri nella piccola tribuna del Sant’Elia sedeva anche l’allenatore del machester United per visionare lui, Pogba e Vidal) perché si sta comportando da campione anche adesso che gioca meno di altri”.
Una stagione finora strepitosa macchiata solo dall’eliminazione dalla Champions League. La sconfitta subita nella squallida partita in casa del Galatasaray brucia ancora e sono tanti i rimorsi per aver gettato al vento (pareggio esterno col Copenaghen e interno coi turchi di Roberto Mancini) la possibilità di giocarsi a febbraio gli ottavi di finale. A febbraio i campioni d’Italia dovranno accontentarsi dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Trabzonspor. Un’Europa League che alla pari di Fiorentina (probabile scontro incrociato agli ottavi) e Napoli la Juve può vincere. Gli stimoli sono grandi: la finalissima è in programma il prossimo 14 maggio allo Juventus Stadium e una vittoria permetterebbe di disputare la Supercoppa Europea. Mica male per essere di nuovo protagonisti anche in Europa. LECHAMPIONS EUROPA

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