Zamalek-Al Ahly 0-1
Aboutrika decide il derby con lo Zamalek

Esperance e Al Ahly fanno il pieno e restano in vetta con sei punti ciascuna dopo due gare. La seconda giornata della fase a gironi della CAF Champions League 2012 regala gol e emozioni in quantità. Doveva essere la giornata del derby del Cairo tra Zamalek e Al Ahly.  Una sfida che va ben oltre il duello cittadino. Quella tra Zamalek e Al Ahly è una delle rivalità calcistiche più accese a livello mondiale.  Nulla da invidiare ai superclassici Boca-River, Barcellona-Real Madrid, Galatasaray-Fenerbahce o Celtic-Rangers. Alla tradizionale rivalità per la supremazia nazionale e continentale (si tratta dei club più titolati d’Africa con undici Coppe Campioni in due: sei l’Al Ahly, cinque lo Zamalek), si aggiunge la particolare situazione del campionato egiziano, sospeso dallo scorso febbraio dopo i tragici incidenti di Port Said, che costringe i due club a scendere in campo solo in ambito internazionale. La sfida, giocata a porte chiuse, è stata decisa al 79′ da un colpo di testa vincente di Mohamed Aboutrika, uomo bandiera dell’Al Ahly, autentico mito del calcio egiziano, che aggiunge un altro capitolo glorioso a una carriera formidabile: con undici reti segnate diventa il giocatore con più segnature nella storia del derby del Cairo.
Il successo sullo Zamalek tiene l’Al Ahly in vetta al girone B a punteggio pieno, con due lunghezze di vantaggio sul Berekum Chelsea che è riuscito a pareggiare 2-2 contro il Mazembe nella trasferta di Lubumbashi. Un risultato che conferma la forza della formazione ghanese che dopo aver rischiato il tracollo ha avuto la forza di restare in partita e venire fuori alla prima occasione. Non era facile né scontato. L’avvio di gara ha visto il Mazembe dominare, rimarcando la differenza di forza e esperienza tra le due squadre. I corvi vanno al riposo sul 2-0, grazie alla doppietta di capitan Mputu, che all’11’ segna da distanza ravvicinata e al 32′ ribadisce in rete dopo essersi fatto respingere un rigore da Sowah. E al Berekum va pure bene che la traversa neghi un gol fatto a Rainford Kalaba. Il successo sembra in cassaforte per i congolesi quattro volte campioni d’Africa. Due reti di vantaggio, uno stadio nuovo, completamente esaurito con tutti i tifosi in maglia bianconera, euforia in campo e in tribuna: insomma l’atmosfera è quella di festa ma il Berekum ha il grande merito di non rassegnarsi al ruolo di sparring partner. A venti minuti dalla fine il direttore di gara sudafricano Daniel Bennett concede un rigore ai ghanesi che viene trasformato dal bomber di coppa Emmanuel Clottey. Il centravanti ospite trova il 2-2 a sei minuti dalla fine, saltando due difensori di casa e piazzando la palla alle spalle di Kidiaba. Undicesimo centro in otto partite. Un gran gol che potrebbe riscrivere la storia di questa edizione della Caf Champions League. Il Mazembe, solo un punto dopo due gare, ora rischia: tra due settimane arriva lo Zamalek e ai vicecampioni del mondo 2010 dovranno puntare ai tre punti.

Nel girone A nessua rete tra Etoile Sahel e Sunshine Stars, mentre ben cinque nella vittoria dell’Esperance Tunisi sugli algerini dell’Aso Chlef in un infuocato derby nordafricano. Il 3-2 che premia i campioni uscenti arriva al termine di un finale frenetico e molto nervoso, che ha visto l’Esperance a un passo dal perdere l’imbattibilità casalinga in coppa che dura da 23 gare (ultima sconfitta sette anni fa con lo Zamalek). Dopo essersi portati in vantaggio al 29′ grazie al rigore trasformato da Khaled Mouelhi al 29′, i padroni di casa vengono raggiunti al 42′ da Mellouli e superati all’85’ in contropiede da Messaoud. Due minuti più tardi giunge in soccorso dell’Esperance il direttore di gara marocchino El Ahrach, che assegna ai tunisini il secondo rigore della serata, anche questo trasformato da Mouelhi. Lo scampato pericolo restituisce forza e morale ai ragazzi di Maaloul, mentre innervosisce gli algerini che si vedono beffare al 93′ da Youssef Belaili che sul filo del fuorigioco serve Yannick N’Djeng: è il 3-2 per i giallorossi. Gioia da una parte, rabbia, proteste e rosso per Messaoud dall’altra. La coppa è entrata nel vivo. ECL AFRICA

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