Definirla una qualificazione al cardiopalma è puro eufemismo. Al terzo minuto di recupero del secondo tempo l’Al Hilal era a pochi secondi dalla festa per la conquista della finale dell’AFC Champions League 2015. Un minuto dopo la festa è iniziata, ma per l’Al Ahli Dubai e precisamente dopo la rete dal 94′ di Kyung-Won Kwon. Fino a quel momento il risultato di 2-2 premiava infatti la squadra allenata da Giorgios Donis in virtù dell’1-1 dei primi 90′. Allo stadio Al-Rashid grande partenza dei padroni di casa bravi a portarsi in vantaggio al 17′ con l’ex Benfica Lima che nei pressi dell’area piccola, liberissimo da marcature, non ha problemi a depositare in rete il cross di Khalil. I ragazzi di Olaroiu non si accontentano e prima del riposo si portano sul 2-0 grazie a un altro brasiliano, Everton Ribeiro. Perfetto il pallonetto dell’ex Cruzeiro ai danni di Al Sudairy sul passaggio millimetrico di Al Hamadi. Tutto archiviato? Neanche per idea. A inizio ripresa salgono in cattedra altri due brasiliani ma hanno la maglia dell’Al Hilal e si chiamano Ailton Almeida e Carlos Eduardo. Il primo (tra il 2008 e il 2012 in Europa con le maglie di Copenaghen e APOEL) accorcia le distanze al 51′ con una bella girata di destro sull’assist di tacco di Al Sudairy, il secondo pareggia al 64′ con un bolide da fuori area imparabile per Ahmed Mahmoud. Il destino del match si capovolge come detto in extremis grazie al coreano ex Jeonbuk Motors che nel quarto dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Nawaf Shukralla chiude la semifinale con un destro al volo. Ora l’Al Ahli attende nella finalissima la vincente di Gamba Osaka-Guangzhou Evergrande che all’andata ha visto imporsi i cinesi per 2-1. LECHAMPIONS ASIA
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