L’andata dei sedicesimi di finale di Europa League era stata aperta dallo zero a zero di Atene tra l’Aris e il Manchester City. Prologo non indicativo dello spettacolo che avrebbe riservato il resto del programma. Alle roboanti vittorie in trasferta di Ajax, Bayer Leverkusen e Dinamo Kiev vanno aggiunti confronti vibranti come i 2-2 tra Lille e Psv e tra Bate e Paris Saint Germain o gli emozionanti successi sul filo di lana di Benfica e Spartak Mosca.
Le condizioni meteorologiche proibitive hanno costretto Rubin e Twente a giocare sul terreno articifiale dello stadio Luzhniki di Mosca anziché a Kazan. Il maltempo ha comunque condizionato al sfida, che ha visto gli olandesi prevalere nel finale di gara, grazie a due reti di De Jong al 77′ e di Wisgerhof all’88’. Ultimi minuti favorevoli anche al PSV in Francia contro il Lille: gli olandesi, sotto 2-0 dopo mezzora per le reti di Gueye al 6′ e di De Melo al 31′, trovano il pari con due gol in un minuto tra l’83’ e l’84’ con Bouma e Toivonen. Un 2-2 che ora vede la squadra allenata da Fred Rutten nettamente favorita per la qualificazione. Tra i transalpini, soprendente la scelta del tecnico Garcia di tenere in panchina per tutti i novanta minuti il gioiellino belga Eden Hazard. Ma la giornata di gloria delle formazioni olandesi è legata soprattutto al successo dell’Ajax a Bruxelles nel quasi-derby con l’Anderlecht. La giovanissima squadra di Frank De Boer trova il vantaggio al 32′ con un colpo di testa del nazionale belga Toby Alderweireld. I padroni di casa spingono alla ricerca del pari e al 55′ su rigore arriva l’occasione migliore di bucare finalmente Stekelenburg, ma Marcin Wasilewski fallisce la trasformazione dagli undici metri. Errore che il giovane trequartista Eriksen si premura di punire quattro minuti più tardi, siglando il 2-0. Al 67′ ci pensa poi El Hamdaoui a chiudere il discorso qualificazione mettendo a segno il terzo e ultimo gol per i Lancieri di Amsterdam. Un successo prestigioso, che aiuterà parecchio il lavoro di ricostruzione avviato da Frank De Boer, dopo le partenze di Martin Jol e Luis Suarez.
Qualificazione in tasca anche per il Bayer Leverkusen che in trasferta supera il Metalist 4-0. Partita dominata dalla squadra di Jupp Heynckess? Non esattamente. Le “aspirine” vanno in vantaggio al 23′ con Eren Derdiyok, ma trovano il raddoppio solo al 72′ con Gonzalo Castro. Il 2-0 è un risultato più che tranquillizzante in vista del ritorno ma il 23enne Sidney Sam decide di andare oltre e con una doppietta nei minuti di recupero porta a quattro le reti tedesche. Punizione decisamente troppo severa per la squadra ucraina. Lo stesso poterbbe dirsi per il Besiktas, travolto 4-1 in casa dalla Dinamo Kiev (in gol anche Shevchenko). Tre delle quattro reti ospiti sono arrivate su palle inattive (una su rigore): disattenzioni che hanno fatto infuriare Schuster, che non può salvare nessuno dei suoi. Nemmeno Quaresma, autore del provvisorio 1-1, espulso nel finale di gara e quindi assente nel ritorno a Kiev.
L’Europa League per lo Stoccarda è stata finora l’unica oasi positiva in una stagione disastrosa. E anche allo stadio Da Luz di Lisbona, almeno per settanta minuti, la formazione di Labbadia è riuscita a cambiare pelle rispetto alla squadra molle e confusa che settimanalmente rimedia brutte figure in Bundesliga. Il gol di Harnik al 21′ illude gli ospiti per quasi cinqunta minuti, poi al 70′ arriva il pari per merito del bomber paraguyano Oscar Cardozo, seguito dieci minuti più tardi dal raddoppio di Jara. Ribaltamento di risultato clamoroso, cui potrebbe seguire il pari tedesco se il palo non respingesse il calcio piazzato di Elson. Lo Young Boys infligge la prima sconfitta nel torneo allo Zenit di Luciano Spalletti, che ha giocato in inferiorità numerica dal 69′ per l’espulsione di Bystrov: russi in vantaggio con Lombaerts al 20′, pari di Lulic al 46′ e raddoppio svizzero al 93′ col neoentrato Mayuka, bravo a saltare Bruno Alves e mettere in gol.
Va meglio invece alle due rappresentanti moscovite, entrambe vincitrici in trasferta. A Salonicco il Cska Mosca supera 1-0 il Paok con gol di Tomas Necid al 29′; mentre lo Spartak, dopo aver chiuso il primo tempo sullo 0-2 (Frei e Streller), segna tre reti nell’ultima mezzora con Kombarov al 61′, Dzyuba al 70′ e Ananidze al 92′. Vittoria esterna anche per il Porto, che espugna il Sanchez Pizjuan di Siviglia grazie a un gol di Guarin all’86’, dopo che Kanoutè al 65′ aveva risposto per i padroni di casa al gol iniziale di Rolando al 58′. Il gol di Rudnevs al 72′ dà il successo al Lech sul Braga. Ad Ibrox i Rangers provano a fare la partita, evidenziando tutti i propri limiti: trovato il vantaggio al 66′ con Whittaker, si fanno raggiungere sull’1-1 all’89’ da Fernández, entrato in campo appena dodici minuti prima. Negli zero a zero tra Napoli-Villareal e Sparta-Liverpool l’unica menzione è per il ritorno in campo (incolore) di Joe Cole, dopo quasi tre mesi. Decisamente molte di più le emozioni tra Bate e Paris Saint Germain: bielorussi in vantaggio con Bressan al 16′, pari francese al 29′ con Erdinc; all’80’ Mikhail Gordeychuk riporta avanti i locali e Luyindula all’89’ porta il Psg nuovamente in parità. ECL
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