L’atollo debole. La Champions League della Confederazione Oceania è purtroppo una competizione di scarsa rilevanza tecnica, anche per il ridotto numero di partecipanti (appena 6 squadre nell’edizione 2007-08). L’unica ragione d’essere della “OFC Champions League” è permettere alla Fifa di poter affermare che quello che si disputa ogni anno nel mese di dicembre è un vero Campionato mondiale per club, che vede la partecipazione dei campioni di tutti i continenti.
La valenza calcistica del torneo è stata per anni quasi nulla e gli stessi club che vi prendono parte ne sono consapevoli, al punto che la Federazione australiana ha preferito iscrivere le proprie squadre alla Champions League asiatica. Non solo: la debolezza delle squadre oceaniche ha fatto sì che nel 2006 il Giappone (nazione che per anni ha ospitato la Fifa Club World Cup) avesse gioco facile nel pretendere e ottenere che la squadra vincitrice della OFC Champions League affrontasse un turno preliminare contro la squadra campione “di casa” per giocarsi l’ammissione al torneo. Se il punto di forza di una candidatura è esclusivamente geografico è facile essere vittime di forzature di questo tipo.
In questa parte del globo il calcio paga ancora dazio al rugby che è il vero terreno di confronto tra Australia e Nuova Zelanda. Con la Champions League è stato creato il contenitore ma il contenuto continua a mancare: i ragazzi preferiscono la palla ovale. La crescita del calcio è evidente ma resta uno sport minore. LECHAMPIONS OCEANIA
La valenza calcistica del torneo è stata per anni quasi nulla e gli stessi club che vi prendono parte ne sono consapevoli, al punto che la Federazione australiana ha preferito iscrivere le proprie squadre alla Champions League asiatica. Non solo: la debolezza delle squadre oceaniche ha fatto sì che nel 2006 il Giappone (nazione che per anni ha ospitato la Fifa Club World Cup) avesse gioco facile nel pretendere e ottenere che la squadra vincitrice della OFC Champions League affrontasse un turno preliminare contro la squadra campione “di casa” per giocarsi l’ammissione al torneo. Se il punto di forza di una candidatura è esclusivamente geografico è facile essere vittime di forzature di questo tipo.
In questa parte del globo il calcio paga ancora dazio al rugby che è il vero terreno di confronto tra Australia e Nuova Zelanda. Con la Champions League è stato creato il contenitore ma il contenuto continua a mancare: i ragazzi preferiscono la palla ovale. La crescita del calcio è evidente ma resta uno sport minore. LECHAMPIONS OCEANIA
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